Belteguse, immagine della Nasa

Antonio Signore, ottobre 2022

Effetti di un viaggio per Marte

Un nodo cruciale dell'esplorazione spaziale è l'adattamento umano alle gravità diverse da quella terrestre

Una ricerca eseguita da un gruppo di ricercatori della Australian National University, ha analizzato l'impatto della debole gravità spaziale (microgravità) in viaggi verso Marte sulla salute cardiopolmonare degli astronauti. Il gruppo di scienziati ha sviluppato un modello per valutare l'effetto dei voli spaziali di breve e lunga durata, prevedendo quali caratteristiche fisiche permetteranno di sopportare i rischi dei viaggi. Il modello ha simulato cambiamenti nella pressione e nel flusso del sangue nel cuore durante voli brevi, la simulazione prevedeva anche le posizioni in cui stanno gli astronauti (in piedi o supina). L'analisi mostra un cambiamento nel flusso sanguigno e un notevole aumento nella frequenza cardiaca, mentre la pressione resta invariata.

Per lunghi viaggi verso Marte, lo studio evidenzia il ruolo chiave della circolazione di liquidi corporei: se sulla Terra la gravità attira i fluidi verso le zone inferiori del corpo, in ambienti spaziali con minore gravità i fluidi si spostano nelle aree superiori dell'organismo, modificando la reale distribuzione dei liquidi.

Astronauti dell'ESA sottoposti all'effetto di microgravità
Astronauti dell'ESA che si allenano sotto l'effetto di microgravità per le future missioni sulla ISS.

Come è stato realizzato il modello?

La ricerca ha considerato i dati raccolti da passate esplorazioni spaziali, incluso il programma Apollo, indagando gli effetti dell'ambiente spaziale su individui sia sani sia con malattie cardiache, escludendo tuttavia il genere femminile. Il modello ha analizzato la fase si rientro per indagare la capacità del sistema cardiovascolare di riadattarsi alla gravità terrestre, modificando la pressione sanguigna.


Fonti

Le Scienze, ottobre 2022


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