Antonio Signore, ottobre 2022
Lo sguardo profondo di Webb
In una delle prime immagini del nuovo telescopio ci sono galassie tra le più remote mai osservate
L'era del James Webb Space Telescope (JWST) è ufficialmente iniziata il 12 luglio 2022, con la pubblicazione delle prime cinque immagini catturate dallo strumento: tra le quali un dettaglio della nabulosa della Carena. Gli obbiettivi scelti per le prime osservazioni riflettono i temi scientifici principali che saranno investigati dal JWST: le prime fasi dell'Universo, l'evoluzione delle galassie e le caratteristiche dei pianeti extrasolari. Pur non rivelando nulla di sostanzialmente nuovo esso ha dimostrato di funzionare come previsto
Osservazioni più veloci
Mi soffermerei in particolare sulla prima immagine ufficiale del Webb, svelata con un giorno di anticipo rispetto alle altre, alla presenza del presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Si tratta di un immagine di "campo profondo" (di sotto), ovvero di un'osservazione che si spinge a grandissima distanza nello spazio e quindi, molto indietro nella storia cosmica. Pur ritraendo una minuscola regione di spazio (come un granello di sabbia tenuto alla distanza di un braccio dagli occhi), l'immagine contiene migliaia di galassie, alcune delle quali sono così lontane che la loro luce è partita 13.1 miliardi di anni fa, quindi una frazione di tempo considerevole dell'età dell'Universo, che è di 13,8 miliardi di anni, non si esclude comunque la possibilità che dopo attente analisi da quest'immagine vengano fuori galassie ancora più lontane.
Per arrivare fino ad arrivare a noi, questa luce ha attraversato una regione occupata da un ammasso di galassie (noto come SMACS 0723).
La grande densità di materia presente nell'ammasso, curvando lo spazio, ha deviato i raggi luminosi e ha distorto alcune immagini delle galassie lontane,
dando una spettacolare dimostrazione dell'effetto di "lente gravitazionale", come illustrato sotto.
Prima di Webb gia il telescopio Hubble aveva collezzionato una serie di immagini di campo profondo. Ciò che però colpisce è la facilità con cui il telescopio James Webb è riuscito a catturare l'immagine, l'impresa è infatti stata compiuta in appena 12 ore, mentre con l'Hubble, il suo predecessore, ci sarebbero volute settimane.
Primati da infrangere
Dal telescopio Webb ci si aspetta una conferma di quella che, a oggi, sembrerebbe la galassia più lontana osservata, nota come HD1, la cui luce ci raggiunge dopo 13,5 miliardi di anni. Le probabilità che questo record venga infranto dal nuovo strumento non sono poche, infatti sono in programma osservazioni ancora più profonde, che potrebbero rivelare migliaia di galassie altrettanto distanti.
Fonti
Le Scienze, settembre 2022
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