Belteguse, immagine della Nasa

Antonio Signore, settembre 2022

Betelgeuse non sta per esplodere

Diventerà una supernova entro 100.000 anni, ma l'evento non è imminente.

Dallo studio dei modelli di evoluzione stellare, gli astrofisici si aspettano che la stella Betelgeuse (Alfa Orions), una supergigante rossa distante oltre 500 anni luce da noi in direzione della costellazione di Orione, possa esplodere come supernova nell'arco di 100.000 anni.
Verso la fine del 2019 però, la stella ha avuto un abbassamento di luminosità, si è avuto così il sospetto che l'evento diventasse più immenente. Tuttavia alcune settimane dopo l'accaduto la stella è tornata alla sua normale brillantezza, lasciando gli studiosi con molti dubbi, ma con la certezza che l'esplosione non è imminente.

Immagini VLT (Very Large Telescope) dell'ESO che mostrano i cambiamenti nella luminosità di Betelgeuse.

Le ipotesi

Vari gruppi di astrofisici hanno proposto modelli per spiegare questo temporaneo abbassamento di luminosità, denominato il "grande oscuramento" di Betelgeuse.
Un primo gruppo ha avanzato l'ipotesi che il fenomeno fosse dovuto al passaggio di una nube di polveri stellari, che ne avrebbe assorbito parte della radiazione.
Un secondo gruppo, invece, si è concentrato sulla possibilità che sulla superficie della stella si fosse formata una enorme macchia scura, a temperatura più bassa rispetto a quella tipica della stella e quindi meno luminosa.
Il terzo gruppo, ha infine proposto un effetto combinato di entrambe i due precedenti fenomeni. Un gruppo di tre specializzandi dell'Università di Tokyo ora ha confermato il modello "ibrido", in cui la macchia scura ha prodotto l'espulsione di gas freddo da cui si è formata la nube oscurante di polveri.


Fonti

Le Scienze, settembre 2022


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