Illustrazione di un ipotetica sfera dyson

Antonio Signore, novembre 2022

Cos'è la scala di Kardashev?

Scopriamo assieme alcune delle ipotesi più incredibili sulle civiltà tecnologicamente avanzate che potrebbero esistere nell’Universo.
Ecco la scala di Kardashev

Fino a che livello di tecnologia può spingersi una civiltà? La Scala di Kardashev è usata in astrobiologia per definire il grado di avanzamento tecnologico di una civiltà, che sia extraterrestre o che riguardi noi. In genere va da zero a tre.

Partiamo con il considerare un dato di partenza: quanto è grande questo universo? Difficile dare una risposta univoca a questa domanda, ma tra i dati più interessanti c'è quello che indica che il diametro della sfera dell'universo osservabile sia pari a circa 93 miliardi di anni luce.

Per rendere leggermente l'idea, un anno luce è la distanza che percorre la luce in un anno, ovvero:

299792,458 km/s x 60s x 60 min x 24h x 365,25 giorni = 9 460 730 472 580,8 km

Ora, moltiplicate quel risultato per 93 miliardi. Beh, sembra ci sia proprio tanto spazio anche per altre civiltà...

Schema che mostra le principali fonti di energie delle civiltà fino al livello 4
Schema che mostra le principali fonti di energia delle civiltà fino al livello 4

La scala di Kardashev

Proposta nel 1964, la Scala di Kardashev è un sistema di classificazione ideato dall'astronomo russo Nikolaj Kardašëv.

Il principio vede alla base della classificazione, la capacità di una civiltà di utilizzare l'energia a disposizione.

La scala iniziale presentava solo tre tipologie di civiltà, in seguito, per permettere alla civiltà umana di essere presente nella scala, fu aggiunto un nuovo livello "Tipo 0".


I livelli di civiltà

La scala di Kardashev è composta principalmente da 3 livelli di civiltà, o 4 contando il livello "0". In seguito però le scoperte scientifiche e la progressione tecnologica esponenziale degli ultimi 50 anni hanno portato alla "creazione" di altri 7 livelli, per un totale di 10.

Li elencherò e ne farò una breve descrizione nelle righe sottostanti:

  1. civiltà in grado di utilizzare tutta l'energia disponibile sul suo pianeta d'origine;
  2. civiltà in grado di raccogliere tutta l'energia della stella del proprio sistema solare, con l'ausilio per esempio di una sfera Dyson;
  3. civiltà in grado di utilizzare tutta l'energia della propria galassia;
  4. civiltà in grado di controllare tutta l'energia di un super ammasso di galassie;
  5. civiltà in grado di disporre dell'energia dell'intero universo visibile;
  6. livello energetico di più universi, con la possibilità di alterare le leggi della fisica su ciascuno degli universi multipli;
  7. esseri con capacità di creare universi a volontà e di utilizzarli tutti come fonti energetiche;
  8. esseri superiori capaci di creare universi a proprio piacimento, ma che attingono energia da fonti non-cosmiche;
  9. esseri estremamente superiori capaci di creare oggetti non-cosmici che utilizzano come fonte primaria di energia;
  10. esseri che hanno raggiunto una capacità tecnologica tale d'aver abbandonato il mondo cosmico come lo conosciamo per continuare a vivere ed evolversi in "universi" non-cosmici creati da loro stessi, al di fuori delle nostre leggi fisiche, ipoteticamente parlando, questi esseri possono essere realmente considerati degli Dei nel senso stretto della parola.

Secondo il metodo di Carl Segan, la civiltà umana sarebbe ad un livello di 0,724 (assumendo il valore W pari a 153.000 TWh di consumo energetico mondiale per l'anno 2019).

Gli esseri appartenenti ai livelli compresi tra 6 e 10 possono, dal nostro punto di vista, essere considerati "divinità".

In base al tasso di crescita attuale del consumo energetico planetario, secondo un fisico teorico statunitense, l'umanità potrebbe raggiungere una civiltà di tipo I intorno al 2200, di tipo II intorno al 5200 e di tipo III intorno al 7800; probabilmente tutti gli altri stadi possono essere raggiunti solo dopo milioni di anni e con la collaborazione di altre civiltà aliene, oppure non potranno essere raggiunti a causa della Singolarità tecnologica.

Per chi non lo sapesse, la Singolarità tecnologica è il punto in cui l'avanzamento tecnologico umano accellera in modo incontrollato, portando ad un collasso della civiltà che non può essere fermato o previsto in alcun modo, esistono pareri contrastanti sulla possibilità che questo avvenga.


Fonti

www.passioneastronomia.it

www.youtube.com/watch?v=pT0ZDbnkPd0

www.astrobio.it


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